Chiesa di San Martino
Dall'era Longobarda, alla moderna innovazione radiante.
La Chiesa di San Martino a Zanano ha origini antiche, risalenti alla fine del 600 quando i Longobardi, provenienti dal nord Europa, si stabilirono nella zona. Nel 757, Desiderio, di origine bresciana, divenne re e favorì lo sviluppo economico-sociale utilizzando monasteri benedettini e curie vescovili. Fondò il Monastero di San Salvatore (Santa Giulia), a cui donò la Valle Trompia. La prima chiesetta di Zanano fu edificata per la preghiera comunitaria delle monache e degli abitanti locali, consolidando la religione cattolica. Nel 962, Ottone I affidò il controllo dei territori a vescovi/conti, tra cui il conte/vescovo di Brescia, che gestiva il complesso monastico con gli Avogadro.
Nel 1426, Brescia divenne parte della Repubblica di Venezia fino al 1797. Gli Avogadro mantennero la chiesetta aperta alla popolazione locale. La chiesa fu ricostruita nel 1604 e dedicata a San Martino. Tra il 1609 e il 1616, furono aggiunti dipinti di Camillo Rama e la celebrazione della Messa quotidiana. Dopo la peste del 1630, aumentarono le donazioni alla chiesa. Nel 1852, don Luigi Torri rinnovò la chiesa. Alla fine del 1800, la chiesa e il patrimonio furono donati alla Congregazione delle Ancelle della Carità di Brescia, che la utilizzarono come orfanotrofio. Nel 1931, Zanano divenne una parrocchia autonoma e nel 1957 furono aggiunti affreschi. Nel 1971, durante lavori al campanile, emersero affreschi del '500. Nel 2006, le Ancelle cedettero parte della proprietà al Comune, mentre la chiesa rimase alla parrocchia.
Tra il 2022 e il 2023 è stato rinnovato l'impianto di riscaldamento della chiesa. Per preservare l'ambiente e le opere d'arte, è stato scelto il sistema di riscaldamento radiante a pavimento MORE FTA. Questo innovativo sistema a basso spessore, bassa inerzia ed elevata efficienza, non solo garantisce comfort immediato, ma valorizza anche il contesto grazie alla copertura in legno, eliminando ogni imperfezione e ripristinando la purezza degli spazi.
